Negli ultimi anni nel nostro Comune si è presentato il problema della presenza della Cimice dell’Olmo (Arocatus melanocephalus). Questo insetto, lungo circa 6-7 mm e di colore bruno con disegni rossi, non è dannoso né pericoloso per la salute, non punge, non trasmette agenti patogeni e non è pericoloso neppure per gli animali.
La sua presenza è molto fastidiosa a causa del numero di adulti che possono annidarsi dentro le abitazioni e anche perché, una volta disturbati, emettono un odore sgradevole prodotto dalle ghiandole repugnatorie.
L’insetto sverna come adulto nelle case, in luoghi riparati (fessure dei muri, rivestimenti ed infissi, tessuti) e poi, nelle giornate più calde di fine inverno ed inizio primavera, esce dai luoghi di svernamento e raggiunge gli olmi dove si nutre dei frutti, le samare. Compie una sola generazione l’anno e l’accoppiamento fra i maschi e le femmine avviene durante il periodo di nutrizione. Dalle uova fuoriescono le forme giovanili ed i nuovi adulti iniziano a volare verso le abitazioni all’inizio dell’estate per la ricerca di luoghi riparati in cui trascorrere l’inverno.
La tecnica prevede l’iniezione nei vasi linfatici della pianta di un prodotto fitosanitario; a seguito di questo intervento la pianta acquisisce una sua “resistenza interna” al parassita.